Alta velocità Verona-Brennero: il tracciato sul territorio veronese sarà interrato.

Alta velocità Verona-Brennero: il tracciato sul territorio veronese sarà interrato.

 Il tracciato sul territorio veronese della tratta ferroviaria  Verona-Brennero,   sarà quasi completamente interrato. Un risultato importante per il quale l’amministrazione ha avviato negli ultimi due anni un serrato confronto con Rete Ferroviaria Italiana .

La giunta ha, così, approvato il protocollo che stabilisce impegni e tempi del Comune di Verona e di RFI:

  • RFI si impegna  a predisporre, entro 270 giorni dalla firma dell’accordo, la revisione e aggiornamento del progetto preliminare. Lo studio di impatto ambientale,  sarà coerente con lo schema di tracciato deciso nel 2013. Infatti ci sarà l’interramento dei quattro binari per la tratta che attraversa i centri abitati dei quartieri di Chievo, La Sorte, Croce Bianca e San Massimo.
  • Al Comune spetta, invece, la stesura del masterplan dell’area interessata, da Parona a San Massimo, sulla base del perimetro che sarà individuato da RFI. Nel documento saranno rappresentate le aree verdi, i parchi e le infrastrutture di interesse pubblico. Inoltre, quando la linea esistente verrà chiusa, saranno realizzati una serie di interventi per riunire i territori ora separati dalla linea ferroviaria.
L’ assessore alla Pianificazione urbanistica, ha illustrato i punti salienti del protocollo approvato dalla giunta dicendo con soddisfazione :
“Abbiamo ottenuto la soluzione migliore per il territorio di Verona . Per Verona questi lavori sono imprescindibili, in quanto inseriscono a pieno titolo la nostra città nel sistema Alta Velocità, con benefici per il traffico merci ma anche per i treni passeggeri.”
Continua riflettendo su:
“I diversi studi  hanno dimostrato che l’unica soluzione possibile per non sradicare centri abitati e ridurre al minimo i disagi per la popolazione, era l’interramento della linea ferroviaria. Borgo Milano e San Massimo sono tra i quartieri più popolosi della città, con arterie stradali tra le più trafficate. Era impensabile accettare che fossero lacerate da cantieri della durata di anni.Il tutto sarebbe stato a scapito delle attività economiche e della qualità della vita dei cittadini.”
Conclude dicendo che:
“Ma non è tutto, perché con questo accordo portiamo a casa un altro importante risultato. Ovvero la ricucitura dei quartieri oggi ‘feriti’ dalle rotaie. Le linee dismesse potranno essere usate per nuove piste ciclopedonali, per infrastrutture utili a collegare più zone della città. Senza contare le nuove aree che avremo disposizione per parchi e zone verdi, in una parte della città che soffre la mancanza di tali standard. Siamo ancora nella fase della progettazione preliminare , ciò ci permettere di apportare qualche modifica e ulteriori migliorie a quanto pianificato”.
G R