Comune e Università insieme per Veronetta.

Comune e Università insieme per il rilancio di Veronetta.1

Una delegazione di cittadini e commercianti di Veronetta, ha incontrato , a Palazzo Giuliari, il magnifico rettore Pier Francesco Nocini e il sindaco Federico Sboarina.

 Il tutto è avvenuto a seguito della lettera inviata il 4 luglio dai  rappresentanti del quartiere Veronetta, nella quale manifestavano preoccupazione per lo “svuotamento” della zona causato dal lockdown, e chiusura degli spazi didattici dell’ateneo.

Sia il Rettore e sia il sindaco hanno accolto la richiesta di costituire subito un tavolo proprio con i commercianti, insieme ai professori Roberto Leone e Riccardo Panattoni  per l’ università . Mentre per il Comune parteciperà il sindaco Federico Sboarina o un suo rappresentante delegato.

 “Siamo tutti impegnati per riportare i nostri giovani già da settembre in università , ha detto il magnifico , stiamo lavorando, con l’aiuto del Comune, per trovare nuovi spazi. Solo così si può garantire la possibilità di seguire le lezioni alla totalità del corpo studentesco. Abbiamo anche deciso di togliere l’accesso programmato a diversi corsi di studio con l’auspicio di aumentare gli iscritti. Dobbiamo aiutarci a vicenda e garantisco la piena disponibilità nel collaborare proprio per far diventare a pieno titolo Verona città universitaria”.

“In questo momento il Comune è fortemente impegnato nel reperire spazi propri o di altri enti in zona universitaria da destinare all’ateneo. Tali spazi sono indispensabili per far ripartire tutte la didattica in presenza e far si che gli studenti tornino a frequentare le lezioni , ha detto il sindaco . Stiamo facendo tutto il possibile per aiutare l’università ad affrontare il problema degli spazi legato al distanziamento sociale e in base al numero degli studenti. E’ su di loro che stiamo concentrando la nostra attenzione, con azioni per migliorare welfare e qualità della vita come universitari e come cittadini di Verona. Qui, devono sentirsi come a casa. Veronetta è uno dei quartieri più belli della città, un luogo storico, che deve la sua evoluzione proprio all’ateneo scaligero e ai 25 mila studenti che ogni anno lo scelgono. Questa è la carta da giocare per il rilancio della zona, per una riqualificazione economica ma anche sociale. La sinergia tra Comune e Università è forte, lavoriamo sugli stessi obiettivi”.

G R