A Verona in memoria delle vittime naziste posizionate le prime pietre d’inciampo

Precisamente in via Duomo e in via Stella a Verona sono state posizionate le prime “pietre d’inciampo”, le piastre di ottone che riportano il nome delle vittime naziste per religione, etnia e idee. Oltre al nome, è riportato anche l’anno e il giorno della deportazione e, se rinvenuta, la data precisa della morte.
Le prime due pietre d’inciampo nella città di Verona sono quelle dedicate a Tullio Basevi, in via Stella e Gilda Forti, in via Duomo. Altre due troveranno a breve posizionamento in via Emilei, in ricordo di Lina e Ruggero Jenna. La finalità è quella di fare letteralmente inciampare le persone sulle pietre, in modo che si possano soffermare sul significato storico delle stesse.
Il progetto è promulgato dalla Comunità Ebraica di Verona con il patrocinio del Comune scaligero e si prefigge di ricostruire il percorso, o frammenti del percorso, di diversi uomini o donne veronesi, vittime delle leggi razziste e della Shoah, mediante la documentazione d’archivio e la concreta testimonianza della memoria, mediante l’installazione delle pietre d’inciampo nei pressi delle ultime abitazioni di quattro cittadini veronesi deportati nel campo di concentramento di Auschwitz, dove gli stessi trovarono la morte. Più precisamente la pietra in onore di Tullio Basevi si trova in via Stella 6, la pietra di Lina e Ruggero Jenna via Emilei 24 e quella di Gilda Forti via Duomo 5. Le pietre d’inciampo, che hanno la dimensione di un sampietrino, sono collocate all’entrata del palazzo e nelle immediate vicinanze dei numeri civici sopraindicati.
In occasione della cerimonia per la posa delle prime pietre d’inciampo hanno partecipato il sindaco di Verona Federico Sboarina e l’assessore al Patrimonio, che hanno evidenziato “l’importanza di tenere sveglie le coscienze, tanto più alla luce di quanto sta accadendo in Ucraina. Un conflitto che ci porta a rivivere il passato, quasi che la storia non abbiamo insegnato nulla. Abbiamo sostenuto con convinzione questo progetto e continueremo a farlo in futuro”.

L C

Fonti: https://www.mattinodiverona.it/