Accordo per il restauro al Museo di Storia Naturale a Verona

A Verona il Museo di Storia Naturale avrà presto un nuova faccia: infatti la Soprintendenza dei beni culturali e il Comune scaligero hanno firmato martedì 10 maggio l’accordo per il restauro delle facciate di Palazzo Pompei. Opere che consentiranno non solo di risanare l’esterno, ma anche di verificare e ridurre la vulnerabilità sismica della struttura rinascimentale, opera realizzata dal celebre architetto Michele Sanmicheli. Un cantiere da ben 820 mila euro finanziato dal Ministero della Cultura, il quale, proprio in queste ore, ha assicurato l’invio di una seconda tranche di fondi per un totale di 1 milione e mezzo di euro destinati al restauro della sede del Museo di Storia Naturale.
Il Ministero stesso, con il decreto per la sicurezza sismica dei luoghi di culto, ha destinato nel complesso alla città di Verona 15 milioni di euro. I fondi dovevano interessare il restauro delle chiese, patrimonio artistico e storico, invece, in accordo con la Curia ecclesiale e il Comune, sono stati individuati diversi obiettivi civici di primaria importanza sui quali dirottare parte dei finanziamenti.
Infatti oltre a Palazzo Pompei, 760 mila euro saranno utilizzati per il restauro della Chiesa di San Giorgetto, di proprietà del Comune di Verona e indirizzata a finalità museali. E altri 605 mila euro per la Dogana di fiume. Ulteriori 700 mila euro andranno a riqualificare parte della Caserma San Tomaso, presso la quale è stato aperto il Museo Archeologico Nazionale.
I lavori su Palazzo Pompei saranno indirizzati alle superfici lapidee della cinquecentesca facciata, andando così a salvaguardare il monumento storico ma anche la fruizione del Museo. Secondo l’accordo triennale siglato proprio martedì 10 maggio, la Soprintendenza sarà l’ente finanziatore per conto del Ministero, mentre il Comune di Verona sarà stazione appaltante e perciò si occuperà dei lavori veri e propri. L’ente locale contribuirà con ben 10 mila euro per le indagini propedeutiche alla progettazione dell’intervento. E poi seguirà la redazione e l’approvazione dei progetti di fattibilità, del preliminare e definitivo, della gestione dell’intera procedura di gara, della stipula dei contratti d’appalto e del collaudo tecnico-amministrativo delle operazioni.
A firmare l’accordo martedì mattina 10 maggio in sala Arazzi, il sindaco Federico Sboarina, l’assessore ai Lavori pubblici e il Soprintendente Vincenzo Tinè. “Alla città di Verona sono stati destinati in tutto 15 milioni di euro, una cifra importante che doveva inizialmente riguardare il restauro dei luoghi di culto – ha spiegato Vincenzo Tinè -. Grazie alla disponibilità della Curia, invece, e alla collaborazione del Comune, sono stati individuati degli obiettivi civici che necessitano di interventi immediati. Il restauro di Palazzo Pompei, e poi di San Giorgetto e della Dogana, oltre che delle chiese cittadine, è a vantaggio dell’intero patrimonio culturale cittadino”.

L C

Fonti: https://www.mattinodiverona.it/