All’Ecoforum di Legambiente Verona viene bocciata per la raccolta differenziata

La regione Veneto si conferma un territorio virtuoso a livello nazionale per quanto concerne lo smistamento dei rifiuti e la raccolta differenziata. Il 2020 fotografa una produzione di rifiuti urbani che supera di poco i 2 milioni e 220 mila tonnellate, il che equivale a una produzione di 448 kg all’anno per abitante, dato in leggera diminuzione rispetto al 2019. Diminuzione dovuta sicuramente agli effetti dei lockdown che hanno etichettato il 2020 e dal più che dimezzato afflusso di turisti.
A malgrado però Verona ed i cittadini scaligeri ne hanno ancora di strada da fare per quanto riguarda la raccolta differenziata, a dirlo è il Dossier sui Comuni «ricicloni» presentato a Padova, nell’ambito del sesta edizione di Ecoforum di Legambiente. In merito ai dati Arpav elaborati dall’associazione ambientalista, il 2020 segna una produzione complessiva di rifiuti urbani che supera di poco i 2 milioni e 220 mila tonnellate, il che significa una produzione equivalente a 448 chili all’anno per abitante. Un dato in diminuzione rispetto al 2019.
Ecco elencati i dati di Verona: la città è il capoluogo di provincia con la percentuale più elevata di rifiuti da smaltire: ben il 45%. Si tratta di 247 dei 496 chili ricavati da ogni singolo abitante. Belluno e Treviso sono le città più virtuose, le quali ne contano rispettivamente 86 e 99.
Per quanto riguarda i Comuni scaligeri con meno di 5.000 abitanti, il migliore fra i veronesi è Marano di Valpolicella, undicesimo con l’88% di differenziazione, San Giovanni Ilarione trentasettesimo (84%), e Fumane 47°. Si piazza solo al trentesimo posto il primo fra i Comuni veronesi con abitanti fra 5 e 15mila, che è Sant’Ambrogio di Valpolicella con l’89% di differenziata. Trentasettesima è Grezzana. Il risultato migliore, nella categoria fra i 15 ed i 30.000 residenti, lo ottiene Negrar, che è quarta, con 87% di differenziata. Infine sono buoni i risultati nella classifica dedicata ai Comuni a più elevata pressione turistica, che contano più di 500mila presenze l’anno. Peschiera e Lazise sono terza e quarta, mentre Verona è ottava, Malcesine undicesima e Bardolino ben quattordicesima.
Particolare attenzione al forum regionale sull’economia circolare è stata fatta anche sulla proposta del nuovo piano rifiuti che lascia ben sperare per una visione futura che ha bisogno di una ulteriore spinta verso l’innovazione. È questo quello che è stato chiesto dalle diverse realtà presenti che si sono confrontate sui progetti futuri anche tenendo in considerazione le risorse e i bandi previsti dal PNRR: “È indispensabile che durante l’iter di approvazione del nuovo piano, da parte degli organi istituzionali, non vengano snaturati i principi e gli obiettivi che lo stesso piano si pone” ha evidenziato il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro.
“Sono dati che ribadiscono come sia indispensabile porre l’attenzione per efficientare la raccolta nelle grandi città e come questa sia un’azione urgente e necessaria per raggiungere presto gli obiettivi che l’aggiornamento del piano rifiuti regionale si prefigge (80 kg-abitante-anno di RUR, 84% di RD e stop a nuovi impianti di smaltimento)”, prosegue Lazzaro.
Nel corso di Ecoforum oltre ad analizzare le opportunità del PNRR e del nuovo piano rifiuti c’è stato un confronto sui metodi di raccolta e sull’applicazione della tariffazione puntuale dove è emerso come i migliori risultati siano quasi sempre accomunati dalla raccolta porta a porta e da una tariffazione che consideri la quantità è di rifiuti prodotti applicando così il principio “chi inquina paga”.
“Non possiamo permetterci di non sfruttare queste possibilità e dobbiamo farlo partendo dagli Amministratori coraggiosi e dalle numerose competenze metodologiche e tecnologiche che già oggi esistono e operano nella nostra regione. Per questo riteniamo importante celebrare i 112 Comuni ricicloni e rifiuti free della nostra Regione: i campioni di riciclo e di riduzione che insieme ai loro Consigli di bacino ed alle aziende di gestione dei rifiuti stanno trascinando il Veneto verso obiettivi ambiziosi, con modelli di raccolta e di tariffazione sempre più puntuali che devono diventare il punto di forza da cui partire ed a cui ispirarsi”, commenta infine il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro.

L C

Fonti: https://www.mattinodiverona.it/