Audio della  dottoressa Ruba di MSF: “Fortunato chi è morto all’inizio, perché non ha visto questo orrore. Questo mondo non è giusto”

Ecco di seguito l’audio testimonianza di sabato 9 dicembre della dottoressa Ruba, operatrice umanitaria di Medici Senza Frontiere a Gaza.

“Non credo che qualsiasi cosa io dica possa cambiare la situazione. Il mio unico messaggio è che i palestinesi hanno il diritto di essere trattati come esseri umani, hanno il diritto di vivere. Ogni giorno, ogni notte temo per la vita dei miei figli e per la mia.

Mi dispiace dirlo, ma dopo 60 giorni di guerra sto perdendo la speranza e dico che quelli che sono morti nei primi giorni sono stati molto fortunati.

Non sono stati testimoni di due mesi, di giorni e notti, terrificanti. Vedo la mia gente soffrire e non posso fare nulla. Questo mondo non è giusto.

Siamo sfollati a sud della valle, che dovrebbe essere un’area sicura, ma ogni notte, ogni giorno, ci sono attacchi aerei. Prendono di mira tutti. Nessuno è al sicuro. Vediamo molti tipi di ferite, dalle ustioni alle ferite aperte. Vediamo anche fratture. Inoltre, ci sono molti bambini con amputazioni.

Abbiamo solo forniture mediche di base, come paracetamolo o ibuprofene e altro materiale per medicazioni, ma purtroppo non abbiamo accesso alla nostra clinica. L’esercito israeliano ha tagliato la strada.

Abbiamo curato una bambina di sei anni gravemente ferita. Aveva una ferita aperta, le abbiamo applicato un fissatore esterno. Piangeva e gridava. Implorava di avere degli antidolorifici o sedativi, perché era stanca per il dolore e per l’impossibilità di muovere il braccio.

Nella maggior parte dei rifugi per sfollati le persone cominciano ad avere malattie della pelle, sintomi gastrointestinali, e in un rifugio vicino a dove mi trovo, c’è un focolaio di epatite A.

È veramente difficile curare le persone perché non abbiamo accesso ai farmaci necessari. Non abbiamo accesso a nulla. L’acqua e il cibo non sono puliti. La gente mangia tutto quello che trova, perché qui si muore di fame.

L C