Cerimonia in Comune a Verona per la strage di Capaci

Nel trentennale della strage di Capaci, dove vennero assassinati il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini addetti alla loro scorta, Verona partecipa alle commemorazioni nazionali con una cerimonia in municipio, nella hall da poco intitolata proprio ai due simboli della lotta alla mafia, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, assassinato il 19 luglio del medesimo anno.
Presenti il sindaco di Verona Federico Sboarina, il vice prefetto Carla Leo, l’assessore alla Sicurezza, il comandante della Polizia locale Luigi Altamura con una rappresentanza dei nuovi 30 ufficiali e dei due vicecomandanti Davide Zeli e Massimo Pennella, in rappresentanza del Comando impegnato nella lotta all’illegalità. Sono stati partecipi anche i ragazzi delle classi 5° E ed F del Liceo scientifico Messedaglia accompagnati dalla professoressa Stefania Lombardo.
Nell’autunno 2017 il Comune di Verona, per la prima volta, ha aderito ad “Avviso Pubblico”, l’associazione la quale mette in rete gli enti locali addetti a progetti di prevenzione e contrasto alla mafia e alla corruzione. Molte le iniziative realizzate su questo fronte per incentivare alla legalità.
Proprio lunedì 23 maggio 2022, come già accaduto per le elezioni amministrative del 2017, il sindaco veronese ha firmato l’appello di Avviso Pubblico che, in vista del voto del 12 giugno, impegna i candidati al rispetto di dieci punti mediante azioni concrete in opposizione all’illegalità.
“Falcone e Borsellino sono stati due grandi magistrati ma soprattutto due uomini coraggiosi – ha chiarito il vice prefetto -. Due eroi che tali devono essere anche per i giovani che non li hanno conosciuti e per le future generazioni. Conoscere è fondamentale e indispensabile, perché dalla conoscenza nasce la consapevolezza delle nostre azioni. La legalità deve essere la stella polare delle nostre scelte di vita. Oggi, la mafia non è più solo sangue e stragi, oggi la mafia è più finanziaria che sanguinaria. Lo Stato ha fatto tanto e altrettanto sta facendo sul territorio anche con il supporto delle Prefetture. Ringrazio l’Amministrazione per la preziosa collaborazione e per l’altissima attenzione su questi temi”.
“La Polizia locale combatte l’illegalità su tutti i fronti, h24, 7 giorni su 7- ha proseguito il comandante Altamura -. Dalla tutela delle persone anziane al controllo costante delle aree cittadine più a rischio come le zone vincolate dal punto di vista architettonico e paesaggistico con una forte azione contro l’abusivismo edilizio; dalla contraffazione di prodotti falsi e nocivi per i consumatori, gestiti dalla criminalità organizzata, al controllo del rispetto delle norme amministrative nella gestione dei cantieri e dell’autotrasporto. Legalità è anche il contrasto al il microspaccio in tante aree cittadine, a tutela soprattutto dei giovani studenti, così come il contrasto al falso documentale, con centina di patenti e carte d’identità false utilizzate anche per ottenere benefici economici. Legalità è il contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza giovanile, al degrado provocato dai minorenni ubriachi e drogati. Un’azione che non si ferma mai, qui rappresentata da 30 ufficiali del Comando che dall’inizio dell’anno hanno identificato ben 26 mila persone, arrestate 14, denunciate per vari reati 128, sequestrato quasi 6 chilogrammi di sostanza stupefacente”.
“È da ottobre che i ragazzi si preparano per questo appuntamento – ha specificato la professoressa Lombardo -. Un percorso che li ha visti impegnati in un progetto interdisciplinare con incontri, studi e iniziative di vario genere, e nel quale hanno investito non solo parte del loro tempo anche extrascolastico, ma anche quella curiosità che sta alla base della conoscenza e che, per questa generazione, è fondamentale per capire le dinamiche della storia e in particolare quella legate alla mafia”.

L C

Fonti: https://www.mattinodiverona.it/