La piattaforma cittadina di videosorveglianza sulle funzioni sociali si amplierà a Verona: evento ANCI a Roma sulle tematiche della Sicurezza urbana

Il sindaco Damiano Tommasi ha ribadito la necessità di semplificare l’utilizzo sulle condotte illecite quali sicurezza stradale e reati ambientali.
Oltretutto è stata rilanciata dal primo cittadino di Verona la proposta di sviluppare un tavolo di confronto con Viminale, Anci e Garante della Privacy al fine di arrivare ad una gestione collegiale dei dati.
In conclusione Tommasi è intervenuto sul tema dell’ampliamento dell’organico della Polizia locale, da sviluppare tenendo conto dei grandi cantieri ed eventi e degli importanti flussi turistici.
All’incontro hanno partecipato persino l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e il comandante della Polizia locale Luigi Altamura.
Attribuita alla Polizia locale di Verona anche una menzione speciale ANCI in merito alla Sicurezza urbana 2022.

Il sindaco Damiano Tommasi, accompagnato dall’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e dal comandante della Polizia locale Luigi Altamura, ha partecipato lunedì 27 fabbraio a Roma, all’evento annuale ANCI dedicato alle tematiche della Sicurezza urbana e delle Polizie locali, patrocinato dal Ministero dell’Interno.

Il sindaco scaligero Damiano Tommasi è intervenuto sul tema “La Videosorveglianza e la necessità di semplificare l’utilizzo sulle condotte illecite: reati ambientali, sicurezza stradale, le piattaforme cittadine di videosorveglianza”, illustrando gli investimenti e i risultati raggiunti a Verona in questo ambito.

Come trasmettono i dati ANCI, la videosorveglianza è tra i punti della sicurezza in costante evoluzione. Il 79% dei Comuni ha stilato un regolamento di videosorveglianza, mentre le telecamere installate nel 2021 sono in media 192 per ogni città (la media più alta rispetto ai 179 del 2020).

“La nostra città ha puntato molto sugli investimenti in videosorveglianza, ma la gestione di queste strutture necessita di un’attenta regia e coordinamento con tutti i livelli amministrativi coinvolti – ha evidenziato il sindaco Tommasi –. L’Amministrazione comunale si fa carico anche delle spese di formazione del personale e, molte volte, deve fare i conti con una diversa tempistica nella gestione delle immagini acquisite da parte della Motorizzazione civile” – ha proseguito riferendosi al contrasto delle infrazioni stradali.

Per questo il sindaco veronese Tommasi ha rilanciato la proposta di “sviluppare un tavolo di confronto con Viminale, Anci e Garante della Privacy per arrivare ad una gestione collegiale dei dati”.

Il sindaco è poi intervenuto a margine anche sulle altre diverse funzioni sociali ricoperte dalla Polizia locale, e sulla necessità dei Comuni di vedersi riconosciuta una maggiore autonomia decisionale per quanto riguarda l’acquisizione di nuovi agenti.

“L’assunzione di personale è da valutarsi sulla base delle reali necessità della città, collegate non solo a criminalità e sicurezza, ma anche alla gestione di grandi eventi, interventi dal forte impatto viabilistico e flussi turistici importanti. Dobbiamo quindi essere posti nella condizione di poter agire con maggiore libertà, ad esempio quando inizieranno le cantierizzazioni della città. E’ da ricordare che la Polizia locale ricopre anche diverse funzioni sociali a servizio della collettività, come la gestione del traffico e la formazione/prevenzione nelle scuole”.

Nel corso dell’evento, svoltosi per la prima volta nella prestigiosa cornice della sala Refettorio di palazzo San Macuto della Camera dei Deputati, è stato presentato l’XI Rapporto nazionale sull’attività della Polizia locale, e sono stati consegnati i premi ai Comandi che si sono particolarmente distinti nelle attività di servizio.

Una menzione speciale è stata riconosciuta anche al Corpo della Polizia locale di Verona, per la creazione, attivazione e consolidamento del GOAC – Gruppo Operativo Anticontraffazione, servizio specializzato in attività di contrasto al fenomeno della contraffazione e dell’abusivismo commerciale.

Inoltre sono stati illustrati i dati nazionali sul lavoro quotidiano delle Polizie locali per garantire sicurezza ai cittadini.

Il Rapporto nazionale sull’attività della Polizia Locale compie undici anni. La pubblicazione mostra un importante fotografia del nostro Paese, riferita alle città medie e grandi. Una lente di ingrandimento sui Comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti, i Capoluogo di provincia e i Comuni capoluogo metropolitano.
Sono 142 i comandi delle Polizie locali che hanno partecipato attivamente alla raccolta dei dati, fornendo le informazioni sulle rispettive realtà, in cui abitano complessivamente 18.892.944 di italiani.

I dati forniti dalla Direzione centrale Polizia criminale mostrano una crescita dell’insicurezza con l’aumento dei reati legati alla microcriminalità, che sono quelli che creano allarme sociale. Importanti perché riferiti a un anno particolare, quello della ripresa dopo la pandemia.

Ecco gli aumenti registrati a livello nazionale:
Droga: + 54%. I sequestri di stupefacenti, sono passati dalle 59 tonnellate del 2020 alle 91 tonnellate del 2021.
Furti: + 19.7% 782.391 furti nei primi, 10 mesi del 2022 contro i 653.889 del 2021.
Rapine: + 18.2% 21.037 nei primi, 10 mesi del 2022 contro le 17.805 del 2021.
Violenze sessuali: +15.7% dalle 4433 del 2021 alle 5128 del 2022.
Baby gang: + 14.3% tra il 2019 e il 2021 dei minori denunciati e arrestati.

 

L C