La società di servizi di igiene urbana Amia dopo 3 anni dalla domanda collaborerà col Comune di Verona

Finalmente si è potuto dare inizio alla costituzione di una NewCo che può partecipare direttamente con il Comune di Verona, per l’affidamento in house per la consegna dei rifiuti urbani e d’igiene urbana della città veronese e di manutenzione delle aree verdi. Lo ha stabilito il Consiglio comunale approvando il documento con 23 voti favorevoli e 6 astenuti.
Molto soddisfatto il presidente di Amia Bruno Tacchella: “Un giorno importantissimo per il futuro non soltanto della società, ma soprattutto per quello della città di Verona. L’atto sancisce l’avvio di un iter, da noi sempre ribadito con fermezza e convinzione, dell’assoluta necessità di procedere con questa tipologia di affidamento, per un servizio di rifiuti sempre più capillare e produttivo, salvaguardando contestualmente un patrimonio in termini di efficienza ed operatività di tutti i veronesi”.
“Sono previsti 60 milioni di investimenti nei prossimi 15 anni di affidamento diretto da parte del Comune di Verona ad Amia, dei quali circa 22 milioni già nei primi anni per la realizzazione di nuovi cassonetti e mezzi in tutta la città, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la raccolta differenziata. Ringrazio i consiglieri comunali che hanno votato a favore ed in particolare quelli che si sono fatti artefici e promotori fin dall’inizio di questo storico passaggio. Grazie alla trasformazione sarà adesso possibile programmare con tranquillità e chiarezza nuovi piani industriali, investimenti, sostenibilità ed ottimizzazione delle risorse – termina Tacchella – Una prima, reale e concreta risposta ambientale, dopo tanti anni di sprechi ed inefficienza nel settore dei rifiuti ereditati da precedenti managment”.
Ecco di seguito il processo di trasformazione di Amia Verona. La nuova società a totale partecipazione del Comune denominata AMIAVR Spa, dotata di un capitale sociale pari a 1 milione di euro, provvederà all’acquisizione del 100% della partecipazione in Amia Verona Spa. Intanto, in quest’ultima saranno eliminate le attività e le partecipazioni non necessarie allo svolgimento dei servizi di igiene urbana e di manutenzione del verde nel Comune. Per farlo si procederà alla scissione parziale e al trasferimento del ramo d’azienda residuale ad Agsm Aim Spa. In questo modo la società Amia Verona Spa non si estingue, ma prosegue i propri servizi senza la parte di attività trasferite alla società beneficiaria. Una volta acquisito il 100% di Amia da parte della NewCo comunale, si procederà ad una fusione inversa, attraverso cui la NewCo stessa confluirà in Amia, la quale a sua volta dovrà adeguare lo Statuto per avere le caratteristiche di società in house providing. Alla società in tal modo ridefinita potranno essere affidati direttamente, da parte dell’Autorità di Bacino Verona Città, i servizi di igiene ambientale, e da parte del Comune la manutenzione del verde.
Qui elencata la sintesi del dibattito in Consiglio comunale:
“Pensare di arrivare all’ultimo momento utile di questa amministrazione – evidenzia il consigliere Michele Bertucco Sinistra Verona in Comune, intervenuto per la relazione di minoranza -, con una modalità politico-amministrativa degna delle migliori maratone, rende l’idea di quanta poca chiarezza vi sia su questa operazione. La procedura in-house, di cui sono sempre stato convinto per salvaguardare il futuro dei lavoratori, andava portata avanti con maggiore chiarezza e, soprattutto, con un organigramma che illustrasse la struttura della nuova azienda. Lasciano perplessi i dati presentati sulla gestione del verde, da sempre voce in perdita nei bilanci di Amia, ora diventa risorsa in quelli della NewCo. Ancora, non si spiega come sarebbe possibile, in pochi anni, raggiungere il 76% di raccolta differenziata quando da decenni Amia è ferma al 50%”.
“Troppe le cose che restano da capire in un piano economico poco chiaro, presentato frettolosamente dall’amministrazione – sottolinea il consigliere Pd Federico Benini -. Per esaminare un documento complesso, che dà il via libera alla nascita di una nuova società, è stata tenuta una sola commissione consiliare e, a poche settimana dalla chiusura dell’operatività del Consiglio, in vista delle elezioni, ci troviamo a discuterne in aula l’approvazione. Una modalità operativa che non può far altro che generare dubbi e incertezza sul piano economico troppo ottimistico di questa operazione”.
“Si è arrivati a questa delibera alla velocità della luce – precisa il consigliere Pd Elisa La Paglia -. Tante le incertezze che rimangono e pochi i chiarimenti che ci sono stati dati. Temo che la tassa rifiuti aumenterà più del 4% definito nel piano economico finanziario. Anche perché nella nuova Amia rimarranno i costi fissi di oggi senza alcuni servizi. Abbiamo sostenuto fin dall’inizio questa operazione, di cui avremmo voluto oggi condividere anche la soluzione finale individuata. Possibilità che non c’è stata data, nonostante la collaborazione da noi dimostrata”.
“Finalmente arriviamo in questo Consiglio con una decisione che ha segnato oltre due anni di dibattiti – dichiara il consigliere Lista Tosi Alberto Bozza -. E’ evidente che Amia in questi ultimi anni non ha girato bene, con un’attività che non ha certo corrisposto alle necessità della città. Una mancanza che si collega alla gestione e non certo all’impegno dei lavoratori, la cui tranquillità professionale è stata lungamente messa a rischio da tanti dubbi sul loro futuro. Coerentemente, come già annunciato ancora due anni fa, voteremo a favore, nonostante la complessiva mala gestione portata avanti sia dall’amministrazione comunale che dal presidente di Amia”.
“Non parteciperò al voto – prosegue il consigliere comunale Fratelli d’Italia Massimo Paci – per coerenza, vista la mia posizione all’interno dell’azienda. Sono contento che tutta la maggioranza abbia appoggiato in modo concreto questo documento, che porterà Verona a riappropriarsi di un’azienda che sarà ancora un fiore all’occhiello”.
Perciò è stata approvata, con 22 voti favorevoli e 4 astenuti, anche lo schema di contratto di servizio di Solori, per l’affidamento in-house del servizio di gestione, riscossione volontaria e coattiva di tributi, sanzioni amministrative, entrate extratributarie e del codice della strada. Il documento è stato illustrato dall’assessore ai Tributi Francesca Toffali in aula.

L C

Fonti: https://www.mattinodiverona.it/