L’Università di Verona organizza 3 incontri per non scordare il Giorno della Memoria

La tragedia dell’Olocausto ha segnato la storia dell’umanità mettendo in luce vari temi controversi per le coscienze e da sempre all’attenzione delle storiche e degli storici. A cominciare dalla genesi dell’antisemitismo, alla nascita e applicazioni delle leggi razziali per arrivare alla relazione esistente tra “persecuzione dei diritti” e “persecuzione delle vite”.  

Su queste e diverse altre questioni ricercatori, storici e studiosi si soffermeranno in occasione di due appuntamenti proposti dall’università di Verona in collaborazione con il Center for European Studies, il Centro studi politici Hannah Arendt e il Comune di Verona per celebrare il “Giorno della memoria”.  I due momenti di riflessioni si terranno il 29 e 30 gennaio alle 17.30 nella biblioteca civica, nel cuore storico di Verona per consentire la massima partecipazione di cittadine e cittadini.   

Gli eventi saranno introdotti dai saluti istituzionali di Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public engagement dell’ateneo veronese, e Jacopo Buffolo, assessore alla Memoria storica e diritti umani del Comune di Verona. 

Lunedi 29 gennaio si terrà l’incontro “La resistenza ebraica durante la Shoah: mito o realtà?”. Lo storico Daniele Susini converserà col ricercatore in Storia delle società contemporanee dell’Università di Torino Cesare Panizza e saranno introdotti e coordinati dal docente di Storia contemporanea dell’Università di Verona Renato Camurri.  

Il progetto proseguirà martedì 30 gennaio con “Antisemitismo: un passato che non passa”, un dialogo tra il direttore Gadi Luzzatto Voghera della fondazione “Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano”  e il docente Univr Renato Camurri.  

“Come ogni anno l’università di Verona – ha delucidato il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini – offre alla cittadinanza momenti di approfondimento di grande valore scientifico e civile, fondamentali per la formazione di una coscienza democratica. Temi come la deportazione, lo sterminio e l’antisemitismo continuano a gettare la loro inquietante ombra sul presente. Attraverso la voce di storici, ricercatori e studiosi, studentesse e studenti, cittadine e i cittadini potranno acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza critica su questi temi. Ampio spazio sarà dedicato al racconto del ruolo degli ebrei nella Resistenza europea, tema troppo spesso trascurato seppure di grande rilevanza storica”. 

Infine, mercoledì 31 gennaio, dalle 9, nell’aula magna del polo Zanotto si terrà la tavola rotonda “Memorie attive: la Shoah e gli altri stermini nazi-fascisti dimenticati” organizzata dal Liceo “Fracastoro” e promossa dall’Università di Verona.  

Dopo i saluti istituzionali di Olivia Guaraldo, delegata al Public Engagement, e di Annamaria Majorano, dirigente Liceo scientifico Fracastoro, seguiranno gli interventi delle relatrici e dei relatori: Giovanni De Luna, docente dell’università di Torino, Lorenzo Bernini dell’università di Verona, Alessandro Ricci ed Eva Rizzi, dell’ateneo scaligero, Matteo Vescovi, docente e curatore della mostra “Porrajmos, lo sterminio dimenticato dei romanì”, Pino de March, della Libera comune università pluriversità bolognina, e il docente Raffaele Petrone. 

La mostra “Porraimos” rimarrà esposta nell’atrio del polo Zanotto fino a venerdì 2 febbraio. 

 

L C