“Pietre Preziose, azioni & perturbazioni intorno a Fluxus”: l’Accademia di Belle Arti di Verona e l’arte contemporanea.

“Pietre Preziose, azioni & perturbazioni intorno a Fluxus”: l’Accademia di Belle Arti di Verona e l’arte contemporanea.

Dopo l’esposizione dell’opera Für Paul Celan di Anselm Kiefer nel 2019, l’edizione 2021 è incentrata su Fluxus, uno dei movimenti artistici più noti degli anni Sessanta, una corrente le cui intense ramificazioni internazionali si intrecciano con la stessa città di Verona.
Il progetto “Pietre Preziose, azioni & perturbazioni intorno a Fluxus”, proposto dall’Accademia di Belle Arti di Verona e dalla Fondazione Bonotto, in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni di Milano, si articola in quattro appuntamenti dal 14 ottobre al 16 novembre.
L’inziativa e il relativo programma sono stati presentati oggi in sala Arazzi dall’assessore alla Cultura Francesca Briani; presenti il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Verona Marco Giaracuni con il direttore Francesco Ronzon e il professore Giovanni Morbin, e il direttore della Fondazione Bonotto Patrizio Peterlini.
“Prosegue la proficua collaborazione tra Comune e Accademia, con un progetto che si caratterizza non solo per la qualità delle iniziative proposte, ma anche per l’interlocuzione tra istituzioni di spessore come Fondazione Bonotto- afferma l’assessore Briani -. Un progetto a cui le istituzioni coinvolte hanno lavorato anche durante la pandemia, come acceduto nei musei civici e nella principali realtà culturali cittadine. Ciò ci ha permesso di farci trovare pronti quando è stato il momento di ripartire, con proposte e programmi che altre città ci invidiano”.
G.R.