Pista ciclabile del Sole: dalle Alpi fino a Verona in bicicletta

Si parte dalle Alpi fino ad arrivare a Verona in bicicletta, percorrendo la pista ciclabile del Sole che dal passo Resia in Trentino Alto Adige fra qualche mese arriverà direttamente alla stazione di Porta Nuova a Verona. Per la gioia dei ciclo turisti del nord Europa e di tanti ciclisti veronesi che potranno finalmente percorrere in sicurezza persino il tratto di pista sul territorio comunale scaligero, che a tuttora si ferma a Boscomantico.

Infatti partono in questi i giorni i lavori, ormai programmati da anni, per la realizzazione del percorso ciclopedonale di 2 km di collegamento fra le piste dei canali Biffis e Camuzzoni, un’opera riconosciuta da diversi anni come una priorità, in primis da Fiab, per dare risposte alla richiesta di mobilità sostenibile a beneficio non solo del turismo di settore ma anche dei veronesi che si muovono in bici. Considerato il fatto che la nuova ciclopista lambirà diversi dei quartieri più popolosi della città, è facilmente ipotizzabile il prezioso servizio che andrà a effettuare.

L’opera, finanziata dalla Regione per 1 milione 800 mila euro e dal Comune di Verona per 200 mila, è divisa in due tratti. Il primo, in partenza in queste ore, va dall’attuale pista che sfocia su via Turbina all’incrocio con via Barucchi, cioè da Boscomantico al Chievo. Si inizia subito dalla Scuola Alberghiera al sottopasso ferroviario, con lavori che comporteranno nei mesi estivi la chiusura, nel tratto, di una corsia di marcia, con senso unico di percorrenza verso Bussolengo. A seguire, si procederà lungo via Turbina fino a raggiungere il ponte sul canale e la pista esistente. A fianco dell’attuale ponte verrà realizzata una nuova passerella ciclopedonale.

Ci si sposterà in un secondo momento sul secondo tratto, da via San Marco alla stazione di Porta Nuova, un altro chilometro di percorso che attraversando via Albere arriverà all’incrocio con la tangenziale T4 per poi proseguire fino alla stazione ferroviaria.

Rimarrà finanziariamente scoperto un tratto di circa 300 metri, tra la Scuola Alberghiera e l’ingresso alla diga del Chievo, che l’Amministrazione conta di realizzare al più presto con un ulteriore progetto la quale viabilità sarà provvisoriamente gestita con una apposita segnaletica.

Il programma dei lavori prevede una durata massima di 540 giorni con termine ultimo entro la fine del 2024.
“Da Porta Nuova al Trentino Alto Adige in bici sarà presto possibile grazie al completamento di quest’opera attesa da anni – ha detto l’assessore alle Strade Federico Benini -. Sono due tratti brevi ma strategici per chi vuole spostarsi in bici in sicurezza, un progetto travagliato ma di cui oggi riusciamo a vedere l’avvio”.
“Abbiamo ereditato questo progetto dall’Amministrazione precedente e con soddisfazione lo stiamo portando a termine – dice l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari-. Ė un’opera strategica anche per l’attratività cicloturistica della nostra città. Siamo al lavoro per reperire ulteriori fondi per il completamento di alcuni tratti del percorso che potranno garantire maggior sicurezza e continuità della ciclabile. Infrastrutturare la nostra città con percorsi ciclabili sicuri e connessi tra di loro ė una nostra priorità”.
“Ricordo come fosse ieri quando mi venne chiesto di inserire questa opera tra le priorità della Regione in tema di ciclabilità, era marzo 2017- ha affermato l’assessora regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti -. Un intervento fortemente richiesto anche da Fiab, un progetto non facile che ora aspetta solo di essere realizzato in tempo brevi”.
“La ciclabile servirà i turisti ma anche i numerosi veronesi che abitano o lavorano nei quartieri serviti dal percorso”, ha proseguito il presidente della 3° Circoscrizione Riccardo Olivieri.
“Si sblocca finalmente un importante itinerario europeo molto frequentato dai ciclo turisti del nord e che porterò importanti benefici alla mobilità sostenibile cittadina”, ha concluso il presidente di Fiab Verona Corrado Marastoni.
L C