L’amministrazione e la Polizia di Verona intervengono contro il degrado del Liston soprattutto sulla tematica sociale

E’ stato potenziato il dispiego di agenti della Polizia locale, quasi 600 persone controllate in quattro giorni. Per questo è già in programma un incontro con gli esercenti. Problema annoso, cambio di passo possibile con il riconoscimento a Verona dello status di città metropolitana.

Quello della presenza di senza tetto, persone che bivaccano, accattoni e che pertanto infastidiscono passanti e i vari esercenti sul Liston, è un fenomeno che si trascina da anni, da più di un decennio sicuramente, come testimonia una veloce ricerca sulla stampa locale. I titoli dei giornali tornano puntualmente a segnalare un problema che ha interessato anche le amministrazioni precedenti e che l’attuale sta affrontando con tutte le risorse a disposizione, consapevole che un vero cambio di passo si potrà avere solo quando Verona sarà riconosciuta come Città metropolitana, uno status che garantisce maggiori risorse e strumenti alle Forze dell’Ordine e per ottenere tale status l’Amministrazione scaligera ha chiesto l’intervento dei parlamentari veronesi.

Sul fronte segnalazioni dei titolari di negozi e locali del Liston, l’Amministrazione veronese incontrerà gli esercenti nelle prossime giornate. L’articolo apparso oggi sulla stampa offre tuttavia l’occasione per rassicurare i cittadini sul fatto che si tratta di un fenomeno di cui non solo l’Amministrazione è a conoscenza ma per il quale sta investendo tutte le risorse a disposizione, sia sul fronte della sicurezza che sulla tematica sociale.Perché riguarda soggetti che sono prima di tutto persone, molte delle quali con storie drammatiche alle spalle, per le quali anche i servizi sociali del Comune talvolta riescono a fare poco.

E quindi cosa si sta facendo? Nelle ultime settimane gli agenti della Polizia locale sono stati dispiegati per un massiccio controllo e presidio del  territorio scaligero. Lo testimoniano i numeri degli interventi della Polizia locale in zona piazza Bra e Liston. In soli quattro giorni, da venerdì 30 giugno a lunedì 3 luglio, sono stati ben 48 i verbali notificati per accattonaggio a cittadini rumeni, bulgari, croati e ad un italiano, tutti soggetti già sanzionati anche centinaia di volte, che non rispettano il Daspo urbano e che non solo non pagano i verbali ma iniziano a opporre resistenza e a non voler abbandonare i luoghi dove maggiormente raccolgono soldi dai turisti; alcuni soggetti fanno parte di una vera e propria organizzazione che sfrutta donne che girano per il centro, mentre altri fanno finta di essere sordomute e tentano anche di rubare portafogli e orologi, distraendo il turista, con firme per false associazioni. Sono stati sequestrati 80 euro quale proventi dell’accattonaggio, 12 cartelli e due pappagalli che venivano messi in mostra in violazione delle norme sulla tutela degli animali. Sono stati sequestrati vestiti, caschi e riproduzione di armi a due figuranti centurioni, sanzionati decine di volte, senza che cambiassero il proprio atteggiamento. Per 23 cittadini è scattata la sanzione per bivacco, con obbligo di rimuovere coperte ed altro materiale. Nell’ambito dei controlli cittadini sempre in 4 giorni sono stati sequestrati 380 gr di hashish, tra la zona della stazione, Pradaval, delle ex officine ferroviarie. Sono state identificate 572 persone, 1899 veicoli controllati tramite la piattaforma informatica Giano, in particolare nella zona di Veronetta dove continua il presidio della Polizia Locale.

Non meno importante l’impegno sul fronte sociale, con una serie di servizi e attività che fanno di Verona la prima città del Veneto in tema di accoglienza. Da circa due settimane è attivo il Pronto Intervento Sociale (PIS), un servizio sperimentale avviato da Comune con i suoi Servizi sociali, le Forze dell’Ordine e gli enti del territori per dare sostegno immediato e tempestivo ad emergenze e urgenze di carattere sociale che di fatto prevede una pronta risposta telefonica continuativa alle Forze dell’Ordine in orario di chiusura dei servizi pubblici, 365 giorni l’anno. L’Unità di strada è operativa tutte le notti per cercare di aggiungere e agganciare senza tetto e perone che vivono ai margini della società affinchè usufruiscano dei posti letto a disposizione nelle strutture di accoglienza del Comune. Il Comune di Verona è l’unico, insieme a Boscochiesanuova e Fumane ed offrire, con 100 posti letto, il cosiddetto servizio di seconda accoglienza per cittadini profughi e migranti. E’ inoltre in fase di definizione il bando per assegnare il servizio diurno all’interno del dormitorio Camploy, da poco riqualificato, che diventerà anche durante il giorno punto di riferimento per persone senza fissa dimora o che si trovano in particolari situazioni di disagio e difficoltà.
“Rassicuriamo i cittadini sul fatto che il fenomeno in questione non solo ci è noto ma è anche oggetto di misure specifiche e i numeri degli interventi effettuati negli ultimi giorni rendono bene l’idea dell’intensità dell’azione della Polizia locale oltre che della necessità di essere presenti – chiarisce l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi -. Si tratta di una situazione annosa, un problema che ha interessato anche le amministrazioni precedenti come dimostrano i titoli della stampa locale degli anni passati. Un tema nei confronti del quale è legittimo l’interesse dei cittadini e che l’Amministrazione sta affrontando con tutti i mezzi a disposizione, da quelli più propriamente di competenza dell’assessorato alla Sicurezza a quelli a disposizione dei Servizi sociali. Tuttavia l’efficacia delle azioni è proporzionale agli strumenti che abbiamo a disposizione, ecco perché un vero cambio di passo si potrà avere quando a Verona verrà riconosciuto lo status di città metropolitana con la conseguenza di poter avere importanti risorse aggiuntive in termini di Forze dell’Ordine, un percorso per il quale abbiamo già avviato un dialogo con i parlamentari veronesi affinchè si attivino a loro volta con il Governo e i Ministeri competenti. L’incontro con i titolari di negozi e locali del Liston è già in programma, l’uscita del tema sulla stampa ci da’ l’occasione per rassicurare i cittadini, stiamo facendo tutto il possibile per arginare il problema”.
“Più l’accoglienza è diffusa più è sostenibile per tutti – ha affermato infine l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni-. Un risultato che si raggiunge con il coordinamento tra tutti i soggetti interessati e un coinvolgimento corale. Nonostante l’accoglienza sia un fiore all’occhiello dei nostri Servizi sociali, abbiamo implementato le attività a sostegno di senza tetto e soggetti disagiati. Penso al Pronto intervento sociale ma anche all’Unità di Strada che opera di notte per cercare un aggancio con persone bisognose, che prima di essere stranieri, rifugiati o senza tetto sono anzi tutto persone, spesso con storie drammatiche alle spalle. E in quanto persone libere, possono anche scegliere di non farsi aiutare”.
L C