Ripartono i corsi C.E.A. per una società veronese più inclusiva.

Musica e sport sono molto più che singole passioni, in modo che possono diventare terreno fertile per coltivare uguaglianza, inclusione e valori condivisi da tutta la società.

La Fondazione Sportiva Marcantonio Bentegodi e il C.E.A. (Centro di Educazione Artistica Ugo Zannoni – Accademia delle Arti e dello Spettacolo) hanno firmato un protocollo di collaborazione, fino alla fine del 2025, per costruire iniziative comuni che avvicinino i veronesi, soprattutto i più giovani, alle pratiche sportive e artistiche, trasformandoli in ambasciatori dei benefici e dei valori in tutto il tessuto cittadino.
Un’iniziativa resa possibile dalla riapertura del CEA dell’anno scorso, grazie all’intervento congiunto di Comune e Provincia di Verona già nel settembre 2022, e che ora presenta il primo anno accademico completo di corsi e attività.

Per tutta la durata dell’accordo, i due enti – interamente partecipati dal Comune di Verona – non solo promuoveranno reciprocamente le loro attività tra gli associati, ma costruiranno iniziative pubbliche sul territorio, con la convinzione che tanto lo sport quanto la musica siano strumenti di coesione soprattutto tra i giovani e verso questi debbano intraprendere un processo di prossimità fino nei quartieri.

Inoltre  l’intesa prevede, fin da subito, una scontistica del 10% sulle iscrizioni ai corsi delle Bentegodi e di 15 euro sulla tessera associativa del CEA.

“È il primo vero anno completo, quello di quest’anno, per l’offerta formativa del CEA – evidenzia nel doppio ruolo di assessora alle Politiche educative e scolastiche e presidente CEA Elisa La Paglia -. Realtà in cui crediamo molto e che abbiamo sostenuto fin da subito per la ripartenza. Puntiamo ad ampliare sempre di più il ventaglio dei corsi, nell’ottica di garantire più possibilità di scelta ad alunni e famiglie. In quest’ottica apprezziamo le connessioni e le agevolazioni che scaturiscono da questo nuovo protocollo”.

“Questa convenzione è piena di significato perché coniuga lo sport e l’arte insieme – chiarisce la vicepresidente della Fondazione Bentegodi Sara Avesani -. Valori fondamentali e condivisibili per combattere ogni forma di emarginazione, difficoltà e disagio soprattutto nei giovani, stimolando la cooperazione, l’inclusione e, più in generale, lo sviluppo di buone pratiche per la città tutta”.

Il direttore di CEA Giancarlo Rizzi specifica: “lo sport e l’arte, nelle sue varie forme, la musica, il teatro, la danza, hanno molte più cose in comune di quello che siamo abituati a pensare superficialmente. Entrambe coinvolgono il rapporto tra mente e corpo che secondo me deve essere coltivato nelle due direzioni. Sono due attività fondamentali per l’età dello sviluppo e lo restano anche per la vita degli adulti. Per questo credo che questa collaborazione abbia un valore aggiunto oltre a creare reti di persone e condivisione di esperienze nella nostra città”.

L C