Università: premiata la foto vincitrice del concorso fotografico “Montagna, cambiamenti climatici e biodiversità”.

Università: premiata la foto vincitrice del concorso fotografico  “Montagna, cambiamenti climatici e biodiversità”.

“Esseri nella bufera” di Silvano Pasquali è la foto vincitrice del concorso fotografico dal titolo “Montagna, cambiamenti climatici e biodiversità”, promosso dalla Commissione Rus, Rete delle università sostenibili, dell’ateneo.

La foto vincitrice è stata scelta dalla giuria composta da Roberto Gualdi, presidente del Film Festival della Montagna, Riccardo Panattoni, direttore del dipartimento di Scienze umane di ateneo, e Chiara Antonioli, componente della Commissione Rus, ed è stata annunciata venerdì 25 febbraio, al Polo Zanotto, nel corso dell’evento organizzato in ateneo, all’interno della sesta edizione del Verona Mountain Film Festival. 

L’ateneo, infatti, ha ospitato un pomeriggio di proiezioni di cortometraggi fuori concorso dedicati alle foreste del mondo, in collaborazione con il Festival delle Foreste di Bergamo, con presentazione a cura di Gianluca Solla, docente di Filosofia teoretica in ateneo.

A seguire, si è svolta una tavola rotonda durante la quale è stata presenta l’iniziativa di costituzione dell’associazione studentesca Univr for SDGs (University for Sustainable Development Goals). Tra gli obiettivi, la promozione e la sensibilizzazione della sostenibilità in università, la volontà di risvegliare le coscienze delle persone che la vivono e la collaborazione per raggiungere la transizione ecologica, tutto questo in un’ottica di lavoro condiviso con l’ateneo.

Ecco le motivazioni della giuria:

“La fotografia ritrae il percorso di una spedizione alpinistica sul Monte Rosa. Propone tre soggetti tra di loro molto ben bilanciati: la montagna nevosa, sede del percorso degli scalatori, la linea umana, leggermente decentrata che tratteggia la direzione da seguire; l’azzurro del cielo, che nella sua uniformità indica la necessità di oltrepassare i limiti dello sguardo. Anche la presenza del vento, che solleva lo strato superficiale della neve, sembra volersi confondere con la formazione di possibili nuvole o con l’insidia di un’imminente foschia. La prospettiva dalla quale è stata scattata ed il vento ci lasciano comprendere la fatica di questi alpinisti, in cordata, e, anche se non si vedono in volto, si percepisce la loro soddisfazione per il quasi raggiungimento della vetta. Il contrasto tra il colore della neve e del cielo con i colori vivaci dei vestiti, ma anche la piccolezza degli uomini di fronte alla montagna, lasciano allo spettatore un senso di immensità in cui perdersi”.

Il vincitore del concorso fotografico è stato, poi, premiato da Matteo Nicolini, presidente della Commissione Rus di ateneo, nel corso della serata finale del festival, che si è tenuta sabato 26 in Gran Guardia.

In questa occasione è stata, inoltre, presentata la mostra “Antropocene. Eredità e memoria di un eterno presente” organizzata dalla Commissione Rus, in collaborazione con Contemporanea, la piattaforma transdisciplinare sui linguaggi della contemporaneità dell’ateneo di Verona, e sotto la supervisione scientifica di Fabio Saggioro, docente di Archeologia in ateneo.

G.R.