Verona: Alberature sotto controllo grazie ad AMIA.

Da lunedì 4 marzo saranno affissi cartelli informativi su ciò che sarà messo a dimora e, tramite qrcode, sarà possibile scaricare gli esami svolti sulle piante in oggetto.

In programma il censimento degli alberi, iniziativa mai intrapresa finora dal Comune.

In sinergia con l’Accademia Cignaroli un progetto per riutilizzare artisticamente il legno rimosso.

Monitorare e curare il verde della città scaligera è un impegno  dell’Amministrazione, la quale, grazie alla collaborazione con Amia, tiene sotto controllo le alberature soprattutto nei luoghi più delicati e frequentati. Il tutto con l’obiettivo di proteggere ogni singola pianta che, prossimamente, verrà censita attraverso un’azione mai intrapresa finora dal Comune.

Purtroppo alcune perdite sono inevitabili, come emerso nel corso dell’ultima indagine sullo stato di salute degli alberi di piazza Bra conclusa nelle scorse settimane, evidenziando la necessità di sostituire tre delle piante dei giardini. In particolare sono tre alberature che non hanno superato le prove di trazione e tomografia, cioè una sorta di fotografia della sezione del fusto alla base che permette di immortalarne precisamente le condizioni di tenuta. Due sono alberi relativamente recenti, un abete (n. 2195) e una picea (n. 2210), mentre un terzo invece è ben più datato, il cedro (n. 2192) sito lato Arena.

Nelle scorse settimane, gli esperti arboricoltori avevano già provveduto a mettere in sicurezza l’imponente albero per scongiurare il rischio di cadute accidentali, considerata la verificata condizione di instabilità della pianta. Ora, in accordo con la Soprintendenza essendo i giardini protetti da vincolo monumentale, si può procedere con le operazioni di sostituzione dei tre alberi.

Da lunedì, saranno affissi ai piedi delle piante in oggetto cartelli informativi sul tipo di intervento in corso. Tramite qrcode sarà possibile scaricare e consultare la Perizia di stabilità V.T.A. e l’autorizzazione a procedere della Soprintendenza. Inoltre, si potrà sapere cosa verrà piantumato: come da indicazioni della Soprintendenza, infatti, l’abete e la picea saranno sostituiti con due esemplari di Ginko biloba. Al posto del cedro, invece, è prevista la piantumazione di un Celtis australis. I nuovi alberi sono già stati acquistati dall’Amia e saranno messi a dimora, meteo permettendo, entro la prossima settimana, a distanza perciò di 3 – 5 giorni dal taglio dei precedenti che è in programma per giovedì 7 marzo.

Nell’ottica di una piena e completa circolarità, ancora di più trattandosi di materiale che conta circa un secolo di storia, il legno del vecchio cedro della Bra sarà recuperato e diventerà arte. In sinergia con l’Accademia Cignaroli, attraverso la presidente Laura Lorenzoni, il tronco approderà nelle mani dell’artista veneto Arcangelo Sassolino.

“Prosegue l’attenzione e la cura del verde da parte dell’Amministrazione con continui e costanti controlli sulle alberature presenti, soprattutto nei punti più sensibili – commenta l’assessore a Strade e Giardini Federico Benini -. Con Amia in house nel breve periodo potremo avviare l’iter del censimento del verde: l’obiettivo è tutelare il più possibile ciascuna pianta anche se purtroppo alcune perdite sono fisiologiche. Complessivamente, in vari punti della città, è in atto in questi mesi una vera e propria riforestazione con circa 2.500 alberi messi a dimora, tra Comune e Amia”.

“I tre esemplari di piazza Bra saranno sostituiti nei prossimi giorni, secondo un calendario già stabilito dal nostro personale qualificato che si occupa del verde verticale: un patrimonio arboreo che conta complessivamente circa 60mila alberi. Abbattere una pianta è sempre un dispiacere ma la pubblica sicurezza è una priorità – spiega il presidente di Amia Roberto Bechis -. Le indagini di stabilità sul patrimonio arboreo cittadino da parte del personale qualificato dell’Amia è continuo e costante. È in corso in questo periodo, tra gli altri, uno screening sulle alberature presenti nei cortili degli istituti scolastici. Nei giardini della Bra, tutte le piante – insieme ad altre circa 4mila alberi cittadini – erano state oggetto di un’indagine speditiva da parte di un Dottore Forestale circa tre anni fa. All’epoca, era emersa la necessità di specifiche potature, poi regolarmente eseguite, su altri esemplari”.

L C