Verona: ricostruito in 3D il volto di Dante Alighieri e Raffaello Sanzio.

L’atmosfera si colora di giallo: un viaggio nel mondo “Crime” guidato dall’antropologo e odontologo forense Dottoressa Chantal Milani che da anni indaga sulla scena del crimine e sui morti senza nome.
“Le ossa possono raccontare chi siamo: la vita vissuta, il lavoro svolto, le nostre fatiche, i traumi subiti e le malattie, ma anche il nostro aspetto fisico: basta saperle interpretare” racconta la dottoressa Milani, ex ufficiale delle Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri, i cosiddetti RIS, che da più di 15 anni analizza scheletri per Procure e Tribunali. “Questo è estremamente utile nelle indagini sulla scena del crimine e, in generale, nei contesti giudiziari, ma di frequente viene utilizzato anche nei casi di interesse storico-archeologico”. Le discipline alla base sono l’antropologia e l’odontologia forense che dimostrano come dalle ossa e dai denti si possa anche ridare un nome all’individuo. Pochi sanno, infatti, che i nostri denti sono così unici da avere lo stesso potere di identificarci, che hanno impronte digitali e DNA. Ma non solo, la dottoressa spiega che l’antropologia forense può aiutare anche ad identificare le persone ritratte dalle telecamere di videosorveglianza e dall’analisi delle ossa del cranio si può ricostruire un volto, grazie alle tecniche di quella che viene chiamata “Ricostruzione Facciale Forense”. Grazie ad avanzate tecniche utilizzate anche nelle indagini scientifiche, le ossa e in particolare il cranio, hanno permesso di ricostruire i volti delle vittime. Infatti, quando nelle indagini di polizia vengono ritrovati corpi molto compromessi entrano in gioco specialisti in grado di leggere anche quei pochi indizi rimasti. Tecniche analoghe sono state utilizzate anche in ambito storico-archeologico: è così che hanno ripreso vita anche i volti di Dante Alighieri e Raffaello Sanzio, due personaggi illustri celebrati nelle rispettive ricorrenze della morte nel 2020 e il 2021.

Grazie alla sinergia tra 2° Circoscrizione, Limes Club di Verona e Lions Club Verona Arena questo evento culturale, che ha toccato diverse città italiane, approda giovedì 30 marzo alle ore 20:45 nella sala civica di via Quinzano n. 24 d

La Presidente 2° Circoscrizione a Verona Elisa Dalle Pezze afferma: “Grazie ad un p Grazie ad una collaborazione consolidata con Limes Club Verona e Lions Club Verona Arena abbiamo il grandissimo piacere ospitare un’esperta di tale levatura: attraverso il suo lavoro potremmo comprendere meglio eventi di cronaca e conoscere sotto una luce diversa personaggi e artisti che hanno segnato la Cultura italiana. Ciò potrà aiutare anche le nuove generazioni ad appassionarsi ad un settore affascinante, ma ancora poco conosciuto”
Dante Alighieri morì nella notte fra il 13 e il 14 Settembre 1321. I suoi resti vennero sepolti a Ravenna e successivamente nascosti per timore che fossero trafugati dai cittadini fiorentini. Furono riscoperti solamente nel 1865. Nel 1921 gli anatomisti Frassetto e Sergi compirono alcuni studi e misurazioni sulle sue ossa, ottenendo da esse molte informazioni. Di nascosto eseguirono persino alcuni calchi che sono stati il punto di partenza di nuovi studi e dell’attuale ricostruzione del volto. La mandibola è andata perduta ed è quindi stato necessario ricostruirla. Nell’ambito 3D virtuale sono stati ricostruiti i muscoli e la cute fino a ridare un volto al “Sommo Poeta”.
Raffaello Sanzio invece morì a Roma nel 1520 e le sue ossa riposano al Pantheon. I documenti sono concordi nell’attribuirne l’identità, tuttavia in merito ad alcune tecniche forensi questa ipotesi ha trovato ulteriore conferma attraverso l’analisi antropologica e la sovrapposizione del calco del cranio con gli autoritratti dell’artista. Inoltre, in merito alle tecniche di ricostruzione facciale forense, il suo volto riprende forma in 3D. Il Progetto “Enigma Raffaello” è stato promosso da 4 grandi istituzioni: l’Accademia dei Virtuosi del Pantheon, i Musei Vaticani, l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Università Sapienza di Roma ed ha portato alla pubblicazione dell’omonimo libro, Edizioni Skira. Chantal MILANI, DMD, PhD Antropologo e Odontologo Forense, da anni si occupa di analisi in ambito forense di resti umani molto compromessi, riconoscimento facciale e ricostruzioni 3D, in qualità di Consulente per Procure, Tribunali e Forze di Polizia nei casi di interesse Giudiziario. Esperto con più di 15 anni di attività, ha affiancato diversi Istituti forensi nazionali e internazionali. Già antropologo e odontologo forense presso il RIS di Roma come Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, ha collaborato all’identificazione delle vittime del terremoto del Centro Italia del 2016. Costantemente lavora per l’identificazione dei corpi senza nome anche attraverso i tavoli tecnici del Commissario Straordinario per le Persone Scomparse (Ministero dell’Interno). Docente in percorsi di studio sia privati sia universitari, addestramento delle Forze di Polizia e relatore a conferenze, è anche autore di pubblicazioni scientifiche e divulgative. Collabora con diversi gruppi di ricerca in ambito forense e storico-archeologico per l’analisi di resti scheletrizzati, mummie e ricostruzioni 3D del volto, nonché analisi di volti presenti su opere d’arte. Ha partecipato e collaborato con trasmissioni televisive, tra le quali Ulisse il piacere della scoperta condotto da Alberto Angela (il volto di Cleopatra), Ore14 di Milo Infante e divulgatore scientifico per TGevents.
L C