Istituire la Giornata nazionale della vita nascente è il primo passo contro la denatalità.

Istituire la Giornata nazionale della vita nascente è il primo passo contro la denatalità.

L’obiettivo è quello di portare il prima possibile all’esame e all’approvazione del Parlamento le sei proposte di legge depositate sia alla Camera che al Senato, firmate da esponenti di forze politiche di diversa collocazione, per l’istituzione della Giornata della vita nascente, con l’obiettivo di dare un forte segnale culturale ed aprire un dibattito che coinvolga tutto il Paese.
L’emergenza da affrontare è quella della denatalità, fenomeno che, secondo i dati Istat, è in costante e preoccupante trend negativo dal 2008 che, secondo le previsioni, faranno diminuire la popolazione italiana di quasi 20 milioni di persone nel 2050, passando dai 60 ai 40 milioni.
Le conseguenze dell’inverno demografico sono molteplici e investono campi diversi, dal sistema pensionistico a quello sanitario, con effetti negativi per le future generazioni.
Se gli enti locali possono intervenire, nel perimetro di loro competenza, con servizi e agevolazioni a sostegno delle famiglie, ciò che manca e serve al Paese è un radicale cambio culturale nei confronti del ruolo genitoriale e della ricchezza che i figli rappresentano non solo per la coppia che li mette al mondo, ma anche per la società e il futuro del Paese.
Dalle informazioni sulla gestazione alle cure da prestare al nascituro e alla donna in stato di gravidanza, dai diritti spettanti alla gestante ai servizi sanitari e di assistenza presenti sul territorio, dalla legislazione sul lavoro a tutela della madre e del padre al riconoscimento del prestigio del ruolo materno, per far sì che una mamma non debba mai essere costretta a scegliere tra famiglia e lavoro.
Un cambio culturale profondo, che non può più aspettare.
“L’Italia non fa più figli, ha detto il sindaco. E’ un problema nazionale che dobbiamo affrontare con urgenza e con la massima unità, perché le ricadute della denatalità ci riguardano nell’immediato ma soprattutto nel futuro, con gravi conseguenze per le nuove generazioni. La Giornata della vita nascente vuole essere il primo concreto passo verso un radicale cambio culturale, per dare alla genitorialità e alla famiglia un ruolo centrale nella società. Noi sindaci siamo i primi a cercare di dare alle famiglie servizi migliori e aiuti, ma servono interventi forti per incentivare la natalità e garantire la centralità del ruolo della donna. I figli sono una ricchezza, in primis per i genitori che hanno la fortuna di poter provare un amore che non conosce termini di paragone, ma anche per tutta la società. Mi fa piacere che anche in Parlamento il tema venga affrontato in modo trasversale, segno di un problema universalmente riconosciuto”.
“Una grande occasione per iniziare un vero cambiamento culturale, ha aggiunto il consigliere Leso. Non basta invitare le coppie ad avere figli, bisogna metterle nelle condizioni di non avere paura di crearsi una nuova famiglia, incentivare le nascite con sostegni e servizi adeguati”.
G.R.