Peschiera è capitale nel ricordo delle stragi di mafia

“La memoria è troppo importante e non possiamo permetterci di perderla. È per questo che abbiamo deciso di diventare il luogo in cui ci si ferma un attimo per ricordare”. Ecco le parole del sindaco di Peschiera del Garda Orietta Gaiulli la quale ha deciso di fare del proprio paese, a ricorrenza dell’anno del trentennale della scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il simbolo della memoria delle stragi di mafia.
Lo spettacolo “Gli Invisibili – La solitudine dei giusti”, condotto direttamente dal regista Enzo Rapisarda, prodotto dalla Nuova Compagnia Teatrale di Verona, e andato in scena ovviamente a Peschiera la scorsa settimana, è pronto per debuttare all’inizio del prossimo anno scolastico all’Istituto comprensivo Felice Chiarle.
In pratica è un omaggio alle donne e agli uomini delle scorte, persone di cui nessuno ricorda il nome, invisibili caduti nella lotta alla mafia, senza aule e piazze a loro intitolate ma non per questo meno eroici delle persone che erano chiamati difendere. “Abbiamo parlato con il dirigente scolastico Angelo Cordioli – chiarisce il Sindaco di Peschiera – e si è detto disponibile a portare questo spettacolo nella sua scuola. È una cosa a cui come Comune teniamo moltissimo. Questa storia deve entrare a far parte del loro patrimonio”.
“Gli Invisibili”, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Interno e della Regione Veneto, racconta la storia di Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, gli uomini della scorta di Giovanni Falcone, morti con lui il 23 maggio 1992, e di Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Mul, uomini e donne della scorta di Paolo Borsellino, morti con lui il 19 luglio dello stesso anno.
“Peschiera ha un legame molto forte con la Polizia – spiega Gaiulli -. Qui abbiamo da trent’anni la scuola, siamo tutti poliziotti, figli di poliziotti, o genitori di poliziotti. Anche per questo motivo riteniamo fondamentale non perdere quella storia e quei nomi per strada. E attraverso il bellissimo ed emozionante spettacolo di Rapisarda, quel ricordo lo vogliamo consegnare ai nostri ragazzi”.
E “Gli Invisibili” a scuola è solo l’ultimo tassello di un puzzle che si completa. Proprio alla Scuola di Polizia di Peschiera, infatti, è stata esposta per anni la Quarto Savona Quindici, l’auto su cui viaggiavano Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani quel 23 maggio del 1992.
Si è trattato di un “regalo” fatto da Tina Montinaro, moglie di Antonio, capo scorta di Falcone, alla Scuola di Polizia, al suo dirigente Giampaolo Trevisi e al comune intero.
E il Comune di Pechiera del Garda ha appena ricambiato il favore. Infatti su tal punto martedì 28 giugno nel corso del Giuramento dei 118 allievi del corso intitolato proprio ad Antonio Montinaro, il Sindaco Orietta Gaiulli ha conferito a Tina Martinez Montinaro la cittadinanza onoraria di Peschiera del Garda.
“Tina Montinaro – afferma Orietta Gaiulli – in questi anni ci ha fatto il regalo più grande di tutti. Ci ha donato un posto in cui fermarci a riflettere. Gli stessi ragazzi delle scuole, ogni anno, uscivano con le insegnanti per andare a vedere quell’auto su cui sono morte persone di cui Tina per tanti anni ci ha ricordato il nome. Grazie a lei sanno chi sono Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani. E grazie a lei, ora, alla Quarto Savona Quindici che sta girando tutta Italia, lo sanno tante altre persone. Siamo onorati di averla come concittadina e vogliamo portare avanti il suo lavoro. Solo se ricordiamo possiamo evitare che queste persone siano morte invano e dire, come fa sempre lei, Non ci hanno fatto niente”.

L C

Fonti: https://www.mattinodiverona.it/