Prevenire il disagio giovanile con il protocollo d’intesa tra scuola e Comune.

Prevenire il disagio giovanile con il protocollo d’intesa tra scuola e Comune

Un progetto condiviso in favore del disagio giovanile, iniziato prima della pandemia, fra il 2018 e il 2019, e che oggi arriva a compimento con l’accoglimento, da parte di tutti i soggetti coinvolti, di un programma di intervento e di una strutturata forma di comunicazione, che permetta il dialogo diretto e costante tra la Famiglia, la Scuola e i Servizi sociali.

In ogni Istituto scolastico sarà incaricata e formata una figura di riferimento che, oltre a individuare e valutare i soggetti più fragili e a rischio, potrà relazionarsi direttamente con i Servizi sociali comunali, per portare avanti la migliore azione comune possibile, a favore di bambini e adolescenti in difficoltà.

Il documento è stato sottoscritto, per il Comune, dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare. Presenti anche i dirigenti scolastici :

  • Giovanni Peterlini – IC 3 S. Bernardino Borgo Trento
  • Giovanni Mancuso e Luca Sebastiano – IC 4 Ponte Crencano Quinzano Avesa
  • Nicoletta Dalle Vedove vicaria e Funzione strumentale dell’IC 5 Santa Lucia delegate dalla Dirigente Scolastica
  • Cristiana Sottile – IC 8 Centro Storico Giorgetti Emanuela – IC 9 Valdonega
  • Marzia Baroni – IC 10 Borgo Roma Est e IC 11 Borgo Roma Ovest
  • Piergiorio Sartori – IC 12 Golosine; Giuseppe Gammino – IC 13 Cadidavid Palazzina
  • Marina Petrucci – IC 14 S. Massimo
  • Patrizia Muscolino – IC 15 Borgo Venezia
  • Monica Di Cagno – IC 16 Valpantena
  • Paola Catanzaro – IC 17 Montorio
  • Daniela Miceli – IC 19 Santa Croce e IC Madonna di Campagna S. Michele

“Un protocollo importante, sottolinea il sindaco la cui formulazione è iniziata ben prima della pandemia e che ora, con un crescente disagio sociale rilevato in particolare nelle fasce più giovani della nostra comunità, risulta un valido strumento per intervenire prima e meglio in favore dei più giovani. Isolamento, limitazioni nel movimento e nella socializzazione, impossibilità di frequentare in presenza la scuola e mancanza di sfoghi, come una regolare attività sportiva, hanno indubbiamente amplificato le fragilità di bambini e adolescenti. Agire rapidamente, con un protocollo coordinato d’intervento fra l’istituzione scolastica e i Servizi sociali comunali, è la giusta azione da intraprendere se si vuole portare un aiuto concreto ai nostri ragazzi e ragazze in difficoltà. Questo percorso è stato alimentato anche dalla consapevolezza che è fondamentale instaurare un clima di dialogo e collaborazione tra le Istituzioni chiamate a sostenere e ad accompagnare le famiglie nella crescita equilibrata dei bambini. Non c’è bene più importante della salute dei nostri giovani”.

G.R.