Come uno spuntino consumato a scuola, a metà mattina, può incidere positivamente sull’ambiente.

Come uno spuntino consumato a scuola, a metà mattina, può incidere positivamente sull’ambiente.

Prodotti preparati in casa, frutta preferibilmente a km zero, bibite nelle borracce anziché nelle bottiglie di plastica, piccole abitudini quotidiane che possono fare la differenza.
Così l’Amministrazione, insieme ad Amia e Coldiretti Verona, ha lanciato un nuovo progetto di sensibilizzazione rivolto specificatamente agli alunni delle scuole secondarie di primo grado, Rosani, Caliari e Battisti che hanno aderito, coinvolgendo dieci classi prime.
Da novembre a marzo gli alunni monitoreranno la merenda che consumano quotidianamente, con un percorso di riflessione su ciò che mangiano e su come possono migliore la qualità degli alimenti scelti.
Saranno guidati da esperti del Comune, di Amia e di Coldiretti, i quali ognuno per la propria competenza, farà capire loro, l’importanza di scelte alimentari corrette, di come smaltire i rifiuti e come conservare gli alimenti  scelti preferibilmente tra quelli stagionali e a km zero.
Gli studenti saranno impegnati anche a ideare uno slogan sul tema dello spuntino sano che sarà inserito in un porta merende ad hoc.
Si tratta di una borsina in poliestere con interno isotermico, di colore arancione, che Amia consegnerà al termine del progetto ai 250 ragazzi che vi hanno aderito.
Ai vincitori del concorso saranno inoltre consegnati dei buoni spesa da utilizzare per l’acquisto dei prodotti del mercato coperto di Coldiretti all’ex Macello ai Filippini.
“I bambini sono molto attenti ai temi ambientali, ne abbiamo costantemente prova con le tante iniziative che organizziamo proprio per sensibilizzare i più piccoli  ha detto l’assessore all’Ambiente Ilaria Segala. Ecco perché continuiamo ad investire sui più giovani, grazie alla collaborazione di enti e associazioni del territorio e al sostegno delle scuole, che aderiscono con entusiasmo alle diverse progettualità. La nuova proposta è mirata agli alunni delle scuole medie, per farli riflettere sulla qualità e sostenibilità del cibo che mangiano, considerata anche l’importanza che l’alimentazione riveste nella fase di crescita che stanno attraversando”.
G.R.