Nuovo regolamento a tutela del patrimonio verde di Verona.

Nuovo regolamento a tutela del patrimonio verde di Verona.

Tale Regolamento norma la gestione del verde, fornendo precise indicazioni tecniche e procedurali, a seconda delle aree in cui piante e arbusti sono collocati. Quindi massima attenzione al paesaggio, ai materiali ecologici  di provenienza locale, a biodiversità, recupero delle acque meteoriche, alla piantumazione di alberi ad alto fusto.

Stabilisce, inoltre, i criteri di potatura:

  •  non deve avvenire nei periodi di nidificazione
  • deve evitare lacerazioni della corteccia
  •  mantenere la forma dell’albero
  • vanno contenuti i rami in eccesso e quelli secchi
  •  usare la tecnica del taglio di ritorno che permette di ottenere la riduzione della chioma rispettando la fisiologia dell’albero
  • vietata la capitozzatura di rami superiori agli 8 centimetri di diametro
  • vietato il taglio internodale
  • quello a coda di leone con un ritorno non proporzionato

Ammessi gli abbattimenti solo se:

  • la pianta è morta
  • ha patologie non curabili o trasmissibili agli altri alberi
  • se mette a rischio l’incolumità pubblica o gli edifici
  • in caso di realizzazione di nuove aree edilizie non è possibile il trapianto

Queste regole  valgono anche per gli alberi presenti su suolo privato.

Per la prima volta, inoltre, sono state introdotte delle sanzioni, che vanno fino a 500 euro. Oltre i 5 mila euro se si abbattono o danneggiano alberi monumentali.

Il Regolamento prevede anche il coinvolgimento diretto della cittadinanza nella gestione del verde mediante ricorso alla sponsorizzazione e alla stipula di patti di sussidiarietà; così come la costituzione di una “Consulta per il verde” in grado di proporre, esaminare e discutere i progetti green.

A presentare il nuovo documento che tutelerà il patrimonio verde di Verona, questa mattina, al parco Forti di via Anti a San Michele Extra, il sindaco Federico Sboarina e l’assessore ai Giardini Marco Padovani. Erano presenti anche il presidente di Amia Bruno Tacchella e i rappresentanti delle associazioni e ordini professionali coinvolti.

G R