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Zaia ai veneti: “al momento nessuna emergenza ospedaliera ma serve gioco di squadra”.

Zaia ai veneti: ” al momento nessuna emergenza ospedaliera ma  serve gioco di squadra”.

 Ecco di seguito  il punto sulla situazione Covid in Veneto fatto dal Governatore Zaia, nel suo intervento programmatico in Consiglio regionale.

“Già oggi il sistema sanitario Veneto è pronto ad attivare 1016 posti letto di terapia intensiva. Abbiamo a disposizione tutti i macchinari necessari, a cominciare dai respiratori automatici, e abbiamo un’autosufficienza media di otto mesi per tutti gli altri dispositivi come mascherine e guanti. Qualche difficoltà, avanti nel tempo, potrebbe esserci per i camici, ma ci stiamo lavorando. Sul fronte del personale, non ci sono problemi per quello infermieristico che, dopo le molte assunzioni fatte, è sufficiente, mentre preoccupa la carenza di medici.”

“Per questo ho già chiesto al Ministro della Salute Speranza di attivare dei corsi rapidi di anestesia e rianimazione per medici di altre specialità. Oggi, sottolineo oggi perché nessuno ha la sfera di cristallo per prevedere cosa ci sarà domani, la curva dei contagi è in salita, ma non esiste alcuna emergenza ospedaliera. Oggi non ci sono le condizioni per ipotizzare un lock down in Veneto e continuiamo a lavorare perché non accada mai”.

Zaia ha tenuto a precisare  le motivazioni per cui il bollettino Covid di ieri riportava un forte aumento sottolineando che:

E ancora:

“Noi non siamo né ottimisti né catastrofisti e non ci muoviamo sulla base di opinioni, ma di dati scientifici. Come quelli che stanno alla base del nuovo Piano di Salute Pubblica che delinea cinque scenari di diversa gravità. E le azioni sugli ospedali da modulare a seconda della situazione. Dati come quelli che quotidianamente diffondiamo e valutiamo con i nostri esperti. Facciamo ormai 25-30 mila tamponi al giorno, dai quali emerge che il 96% delle persone positive non presenta sintomi. Abbiamo 66 ricoveri in terapia intensiva su 494 posti strutturati, pronti ad arrivare a 1.016. Quindi al momento non esiste tensione sugli ospedali”.

Poi il Governatore si è rivolto ai veneti ricordando che:

“Questo  per ribadire che il Veneto è fin dall’inizio in prima fila per studiare e sperimentare tutte le novità nazionali e internazionali e che spesso siamo stati noi i precursori. A cominciare dal primo caso di Vò il 21 febbraio, a seguito del quale, sulla base del Piano di Salute Pubblica di allora, mi assunsi personalmente la responsabilità di decidere la chiusura del comune e l’effettuazione dei tamponi a tappeto. Allora  ci fu chi arrivò ad accusarmi di danno erariale perché avrei usato male i soldi pubblici per fare una cosa inutile. Poco dopo, questo metodo divenne il faro della prevenzione in tutto il mondo, e lo è tuttora”.

Zaia ha poi concluso rivolgendo un nuovo appello a tutti i cittadini:

“Come tutti i virus ,anche questo se ne andrà. Abbiamo le cure migliori e un’organizzazione forte, ma per uscirne serve che giochiamo come un’unica squadra e che ognuno dia il suo apporto, portando sempre la mascherina, rispettando le distanze di sicurezza e le regole di igienizzazione delle mani”.

G R

fonte: https://primadituttoverona.it/rubriche/topnewsregionali/seconda-ondata-covid-in-veneto-zaia-in-consiglio-regionale-pronti-al-peggio/?refresh_ce