A scuola di “bene comune” per la formazione dei dipendenti pubblici veronesi.

Avviene nel municipio di Verona, dove per un’intera giornata la sala Gozzi diventerà aula di studio e approfondimento con un seminario accreditato per la formazione dei dipendenti pubblici ma anche degli iscritti agli ordini professionali cittadini.

L’argomento è di enorme interesse. Si parlerà della Sussidiarietà Orizzontale e a maggior ragione dell’esperienza di Verona, un’avventura iniziata nel 2017 e che in pochi anni ha visto una crescita esponenziale di azioni di partecipazione attiva e di soggetti coinvolti, enti,  associazioni, gruppi informali, istituzioni e singoli cittadini.

Quello di Verona è stato uno dei primi Comuni in Italia a dotarsi di uno strumento giuridico specifico, un modello che è già stato preso ad esempio da città più grandi, tra cui Roma, e che è stato presentato anche all’estero.

Il fatto che da adesso su tale strumento si concentrino accademici di altre città è la conferma del successo di un modello di partecipazione civica completamente diverso da quello che siamo abituati a concepire a livello d’azione con le pubbliche amministrazioni, dove i cittadini attivi  mettono a disposizione tempo e competenze per occuparsi insieme al Comune di progetti o interventi a favore dell’intera collettività. In questi sei anni ne sono stati siglati davvero di ogni genere, tanti e tutti diversi i progetti realizzati attraverso i patti, i cui ambiti spaziano dalla tutela del verde alle attività culturali, dallo sport ai servizi per la comunità.

L’appuntamento è fissato per martedì 7 novembre nella sala consiliare di palazzo Barbieri, si parte alle 10.15 per terminare nel pomeriggio, due le sessioni di lavoro. La prima farà il punto sull’utilizzo della sussidiarietà nei Comuni e si metteranno a confronto esperienze italiane ma anche europee, con un focus anche sugli enti non profit, grazie agli interventi rispettivamente della prof.ssa Anna Poggi del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino e dei professori Giorgia Pavani e Alceste Santuari, rispettivamente del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e del Dipartimento di Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna. I lavori saranno introdotti e moderati dal dirigente Innovazione, Beni Comuni, Politiche giovanili e Pari Opportunità del Comune Giuseppe Baratta.

Con la seconda sessione si entrerà nel vivo del modello Verona, con la presentazione di alcuni esempi di sussidiarietà in fase di attuazione, progetti che, per le modalità e i luoghi in cui si svolgono assumono rilevanza in diversi ambiti, da quello sociale e della partecipazione a quello culturale e della rigenerazione urbana. Su questi temi parleranno la responsabile Servizi Innovazione Amministrativa Attuazione Sussidiarietà e Politiche giovanili Lisa Lanzoni, il responsabile Servizio Gestione beni patrimoniali Silvio Lerede, Lucia Cambioli per il Gruppo informale “Un Murales per Montorio”, Nicola Romanelli per la Cooperativa Sociale Milonga e lo street writer Etereo, Michele Braggio per l’Associazione SkatePark Galliano.

“Un momento di confronto con il mondo della formazione – afferma l’Assessore alla Partecipazione e Innovazione Amministrativa Jacopo Buffolo -. La presenza di docenti universitari ci permetterà di ampliare i ragionamenti in corso, l’obiettivo è quello di fornire agli uffici strumenti per innovare i processi e favorire un sempre più attivo coinvolgimento dei cittadini da parte dell’amministrazione”.

Un evento che non si rivolge solamente agli addetti ai lavori ma è aperto tutti. Chi infatti vuole approfondire questi argomenti e capire come muoversi in ambito di cittadinanza attiva e beni comuni può seguire le sessioni sul canale youtube del Comune di Verona che saranno trasmesse in diretta streaming. La giornata di lavoro resterà visibile anche nei giorni successivi sulla piattaforma digitale.

Ci sono ancora alcuni posti a disposizione, è obbligatorio iscriversi compilando il form  https://forms.gle/2J2QXBx4WDdwG2U56.

 

L C