Disturbo dello spettro autistico: arriva il progetto itinerante europeo (In)different Journey.

Disturbo dello spettro autistico: arriva il progetto itinerante europeo (In)different Journey.

Finanziato da Erasmus+ e realizzato con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune, coinvolgerà due ragazzi di 23 e 25 anni con Disturbo dello Spettro Autistico ad alto funzionamento, individuati dalla Fondazione Trentina per l’Autismo e da Autismo Trentino Società Cooperativa Sociale Socio Sanitaria, che opera in Val di Non.
Operatori di Francia, Turchia, Finlandia e Portogallo si incontreranno a Verona per definire tecniche e strumenti del teatro e delle arti performative da applicare nei laboratori che partiranno da gennaio 2022 con persone con disabilità.
Ogni paese coinvolto individuerà dei soggetti per percorsi laboratoriali multidisciplinari che porteranno alla messa in scena di uno spettacolo, per poi ritrovarsi a febbraio in Francia con i tutti i ragazzi. Il progetto terminerà nella primavera del 2023.
L’iniziativa è stata presentata in Sala Arazzi dall’assessore alla Cultura Francesca Briani, il direttore di Fondazione Aida Meri Malaguti e Annachiara Marangoni della Fondazione Trentina per l’Autismo.
“Ringraziamo il Comune di Verona che ci permette di avere un luogo per poter lavorare per quattro giorni con gli operatori che poi svolgeranno attività con i ragazzi, afferma il direttore di Fondazione Aida Meri Malaguti. Questo è uno dei tanti progetti che Fondazione Aida svilupperà nei prossimi due anni. Siamo contenti di ritornare a parlare di disabilità. Era da tanto che volevamo lavorare sul tema dell’autismo. Sono poche in Italia le realtà che se ne occupano e sappiamo che l’elemento musicale è di grande stimolo per i ragazzi che soffrono di questa malattia. Grazie al metodo Mackey Mackey e alla struttura all’avanguardia della Fondazione Trentina faremo questa sperimentazione insieme su due ragazzi, in un contesto europeo”.
“Un intervento sulle abilità sociali più espressive e meno cognitive, possono aiutare le persone con autismo ad entrare maggiormente in relazione, dice Annachiara Marangoni della Fondazione Trentina per l’Autismo. Noi insegniamo delle competenze alle persone con autismo, che però non riescono a riprodurre o riconoscerle all’esterno. E’ probabile che interventi che trovano una strada alternativa come musica, danza e l’interazione mediata con strumenti particolari, possono aiutare queste persone, che possono anche imparare. Se riusciamo a trovare delle strade per favorire questi apprendimenti è una cosa molto positiva”.
G.R.