In Veneto registrato il primo decesso da West Nile.

In Veneto registrato il primo decesso da West Nile.

Proprio in Veneto si è registrato  il primo decesso di un 83enne colpito da una grave encefalite dovuta a West Nile, che si trovava ricoverato all’ospedale di Piove di Sacco.

Un campanello d’allarme, non un’emergenza, perchè, ricordano le autorità sanitarie, la febbre del Nilo è un vero pericolo soprattutto per gli anziani o i pazienti debilitati da altre patologie; quasi mai per i soggetti giovani o in salute, nei quali spesso il virus si presenta come asintomatico.

In Veneto i piani di sorveglianza per la malattie trasmesse da vettori, quali la West Nile, erano attivi già dalla primavera.

I focolai di zanzare infette sono stati individuati finora nelle province di Vicenza, Venezia, Verona, Rovigo e Padova.

La febbre del Nilo è provocata da un virus che ha come serbatoi uccelli e zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo.

Il West Nile Virus fa parte della famiglia dei Flaviviridae ed è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile.

La maggior parte delle persone infette, spiega il sito dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), non mostra alcun sintomo.

Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, sfoghi cutanei.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette, in genere anziani o soggetti debilitati, e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.

La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette.

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit immunitari.

E’ consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente usando qualche accorgimento:

  • usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto
  • usando delle zanzariere alle finestre
  • svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante
  • cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
  • tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate
G.R.

Fonte:https://www.ansa.it/sito/notizie/