Si avvia una nuova fase di lavori su ponte Nuovo. Portate a conclusione le attività geotecniche, si interviene adesso sul manufatto, con un susseguirsi di operazioni necessarie per il risanamento strutturale e l’adeguamento sismico della struttura.
Buone notizie dal punto di vista viabilistico, infatti da metà ottobre apre una corsia di marcia del ponte, quella uscente dal centro scaligero, che porterà sollievo non solo al traffico veicolare ma anche ai vari commercianti presenti nella zona del cantiere. Da qui alla fine dei lavori, la corsia rimarrà sempre aperta, ad accezione di un breve periodo prima della riapertura.
Alcuni disagi sono invece purtroppo annunciati sul fronte del rumore, la scarificazione del cemento armato richiede lavorazioni con un forte impatto sonoro, che comunque non dureranno più di un mese per ciascuna delle due fasi di demolizioni in previsione.
La volontà dell’Amministrazione comunale di Verona è quella di informare preventivamente la cittadinanza scaligera su tutte le fasi della lavorazione e sulle relative ricadute in termini di viabilità e disagi di altro tipo.
“Abbiamo voluto spiegare qual è la complessità dell’intervento che interessa il ponte perché la cittadinanza capisca che è necessaria un po’ di pazienza – ha sottolineato la vicesindaca-. La buona notizia è che entro la metà di ottobre sarà aperta una corsia in uscita, verso Verona est, quella meno piacevole è che in contemporanea inizieranno alcuni lavori molto rumorosi perché deve essere demolita una parte del calcestruzzo del ponte per poi essere sostituita con materiali moderni per la sicurezza del ponte stesso”. Quanto al cronoprogramma, la vicesindaca ha chiarito che: “c’è un po’ di ritardo per la complessità dei lavori perché sono iniziati sulle spalle del ponte con scavi importanti che hanno dato alle luce delle emergenze archeologiche che hanno rallentato la tabella di marcia”.
“Per ogni cantiere riteniamo che sia importante dare priorità ad informare correttamente i cittadini sul cronoprogramma dei lavori, sulle modifiche viabilistiche e su tutti i disagi che tali opere inevitabilmente comportano, secondo una logica di massima trasparenza – ha detto l’assessore alla Mobilità-. Entro la prima metà di ottobre riaprirà una corsia di Ponte Nuovo, una buona notizia soprattutto per i commercianti di quella zona e che sono stati penalizzati dalla chiusura totale della struttura. Da qui fini alla fine dei lavori, una delle due corsie del ponte sarà sempre aperta e nella stessa direzione, alterandosi in base alle necessità di cantiere. Siamo in contatto con le Circoscrizioni interessate dall’opera per divulgare il più possibile le informazioni, a cominciare dai disagi previsti dalle imminenti attività rumorose. Sul fronte stalli auto – termina l’assessore – siamo fiduciosi di recuperare il maggior numero di posti possibili”.
Lunedì inizierà l’allestimento del ponteggio per i lavori di risanamento strutturale. Terminata la fase preliminare legata al provvisorio spostamento dei sottoservizi e alle regolari attività geotecniche, si entra proprio nel vivo delle operazioni con la demolizione del cemento ammalorato e il successivo ripristino con materiale specifico. La struttura del ponte sarà isolata dal suolo mediante l’utilizzo di speciali dispositivi di appoggio, che consentiranno l’attenuazione delle sollecitazioni sismiche.
Perciò verrà integrata con nuove armature, visto l’ammaloramento di quelle attuali e l’inadeguatezza a sopportare i carichi di traffico del ponte. E’ in questa fase che l’impatto rumoroso sarà percepito in modo maggiore, le demolizioni avranno durata di circa un mese, dal 4 ottobre al 9 novembre, con i decibel che andranno progressivamente a diminuire in base allo stato di avanzamento dell’intervento. Si parte dal lato ‘a monte’ del ponte, per poi passare, tra circa 8 mesi, su quello a valle. Per velocizzare al massimo il cantiere, si lavorerà dalle 7 alle 20.
Per quanto riguarda la viabilità entro il 15 ottobre riapre una corsia in uscita dal centro storico, quella cioè in direzione piazza San Tomaso, che potrà essere percorsa sia dai veicoli provenienti da via Nizza che da lungadige Rubele.
Da allora e fino alla fine del cantiere la situazione viabilistica rimarrà inalterata. In fase di ribaltamento delle operazioni di scarificazione, verrà infatti aperta la corsia non interessata, permettendo così il continuo passaggio delle auto.
Unica eccezione, due mesi durante l’ultima fase dei lavori nel 2024, dove la complessità delle lavorazioni, in particolare quelle all’infrastrutturazione dei sottoservizi, richiederà un’ulteriore chiusura totale del ponte.
Sempre aperto invece il passaggio pedonale che consente di attraversare il ponte a piedi. Il semaforo che avvisa i passanti rimane verde 24 ore su 24.
I lavori avranno termine ad aprile 2024. Lo slittamento di qualche mese dalla data iniziale è stato dovuto al rallentamento causato durante la bonifica bellica che ha portato alla luce, e dalla settimana prossima comincerà l’allestimento del ponteggio per i lavori di risanamento strutturale.
Alla conferenza stampa hanno presieduto i progettisti Claudio Modena e Mirko Stoppa dello Studio Modena Ingegneria, Nicola Zamperini degli Uffici tecnici del Comune e la dirigente dell’Edilizia Monumentale Civile Raffaella Gianello.
L C